lunedì 26 novembre 2012

Milano medievale: i mosaici del sacello di Sant'Aquilino in San Lorenzo Maggiore



Essendo andate perdute le decorazioni delle absidi dei più antichi edifici di culto romani e non essendo giunta fino a noi nessuna delle iconografie absidali degli edifici di età costantiniana, per avere un’idea dei primi monumenti figurativi di tipo basilicale si può fare riferimento, oltre al mosaico nell’abside della basilica di Santa Pudenziana a Roma, al collegio apostolico in forma semilunata rappresentato a mosaico in una delle absidi di Sant’Aquilino a Milano. Il mosaico che decora il catino absidale della nicchia a destra dell’altare di uno dei due sacelli ottagoni annessi alla basilica di San Lorenzo Maggiore, mostra infatti il Cristo circondato dai discepoli entro un fondo aureo, soggetto ampiamente diffuso in epoca paleocristiana. 




Nell’absidiola della nicchia a sinistra, invece, permangono frammenti di una composizione musiva con un pastore addormentato in prossimità di un ruscello e una quadriga, raffigurante con ogni probabilità il Rapimento di Elia in cielo, come tipo dell’Ascensione di Cristo. È interessante constatare come il collegio apostolico, associato al tema dell’Ascensione di Elia, compaia anche nei sarcofagi detti “a porte di città”, un gruppo di arche marmoree riservate a committenti altolocati e danarosi, tra le quali si ricorda l’esempio conservato nella basilica di S. Ambrogio a Milano, intitolato al generale vandalo Stilicone. Il tema è presente inoltre nella pittura cimiteriale romana e, segnatamente, nel cubicolo A dell’ipogeo di via Dino Compagni, la cui decorazione pittorica è datata all’inoltrato IV secolo.



I mosaici milanesi, ascritti al V secolo, testimoniano la crescente importanza della tecnica musiva a pasta vitrea, un tipo di rivestimento parietale nuovo e abbastanza duttile, che si fonde bene con lo spazio architettonico e lo esalta pittoricamente.  

Bibliografia principale:
F. Bisconti (a cura di), Temi di iconografia paleocristiana, Città del Vaticano 2000.
F. Bisconti (a cura di), Il restauro dell’Ipogeo di Via Dino Compagni. Nuove idee per la lettura del programma decorativo del cubicolo A, Città del vaticano 2003. 

giovedì 15 novembre 2012

Pillole dagli Stati Generali della Cultura


Di seguito una sintesi in pillole degli Stati Generali della Cultura che si sono svolti oggi a Roma con il patrocinio de Il Sole 24 Ore, l’Accademia Nazionale dei Lincei e l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani. Speriamo non siano state parole buttate al vento.

-        Amato: la storia ci insegna che la cultura è un "affare" per le élite;
-        Amato: non cerchiamo modelli stranieri da imitare.
-   Amato: dobbiamo considerare di più ciò che dice l'articolo 9 della costituzione;
-        Amato: la cultura è anche aver rispetto di sè e delle opere d'arte delle città. Il vandalismo è controproducente.
-        Amato: scienze e tecnologie depresse.
-       Carandini: il ministero beni culturali è un morente ibernato. Tanto varrebbe chiuderlo.
-     Carandini: il ministero ha perso personale e il consiglio superiore ha eliminato la parte tecnica per risparmiare 10 euro!
-   Carandini: per spendere meno è necessaria una manutenzione programmata. Manutenzione, non emergenze.
-        Ministro Ornaghi: che fare? cooperazione interministeriale, con comuni e regioni. Cooperazione con il privato sociale;
-        Borletti Buitoni: necessitiamo di leggi per il terzo settore finalizzate alla tutela del patrimonio e all’occupazione;
-        Barca: Pompei? Non è solo questione di soldi. Mancano i sistemi giusti di incentivazione. Incapacità di spendere i fondi europei;
-        Profumo: la cultura è una pianta da coltivare. Bisogna coniugare coesione e ricerca.
-  Napolitano: perché la politica è stata così poco lungimirante sulla valorizzazione del nostro patrimonio storico-artistico?
-        Napolitano : valorizzazione dei talenti delle nuove generazioni.
-        Napolitano critica il governo nel suo complesso riguardo alla cultura;
-        Napolitano: la politica deve scegliere. Vanno detti più sì alla cultura;
-        Napolitano: ci vuole un'agenzia per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano;
-        Napolitano: l’articolo 9 è una scelta illuminante e lungimirante della nostra carta costituzionale.
-        Napolitano su Art. 9 costituzione: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
-        Napolitano: maggiori finanziamenti per una ripresa dello sviluppo del paese, per cultura e ricerca, tutela e paesaggio;
-        Napolitano: una nuova scala di valori nell'intervento pubblico.
-        Napolitano: Art 9 costituzione (cont): tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
-        Napolitano: innovazione nel diminuire la burocrazia e nel miglior uso delle poche risorse che ci sono;
-        Laterza: la sponsorizzazione è interamente deducibile ma forse non è lo strumento giusto;
-        Laterza: le agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie non tengono conto del valore storico;
-        Pier Luigi Sacco risponde ai relatori del mattino: non sappiamo fare programmazione perché chi fa i bandi non li sa scrivere;
-        Pier Luigi Sacco cultura ed economia non devono essere distanti e contrapposte.
-        Belli: bisogna blindare programmi pluriennali, nessuno al mondo lavora su progetti annuali;
-        Belli: I musei devono proporre nuovi modelli di sviluppo aggregando tante e diverse professionalità;
-        Belli: la politica si rimbocchi le maniche e ci aiuti a costruire un nuovo Paese!
-        Santagata chiede un ministero per la cultura e non per i beni culturali.
-        Santagata: l'associazionismo intorno ai musei è scoraggiato perché i soci possono controllare, porre domande, partecipare.
-        Guerzoni: non credo negli incubatori pubblici delle imprese creative;
-        Guerzoni: la gente chiede di avere uno spazio per aggregarsi e per il co-working.
-        Guerzoni: la tecnologia, la digitalizzazione e l'accesso alla banda sono fondamentali;
-        Passera: l'impresa creativa è quella che ce la fa a restare sul mercato;
-        Passera: il governo ha dato poca attenzione alla cultura, impegnato a salvare il paese,
-        Passera: il nostro paese, molto spesso, non sa lavorare in sinergia, e il mondo della cultura soffre particolarmente di questo gap.
-        Passera: la globalizzazione si vince con identità forti: la nostra cultura.
-        Passera: non è solo il bene culturale che produce profitto, ma la sua RETE sul territorio;
-        Passera: bisogna educare i giovani al rischio d'impresa, ad investirsi e rischiare;
-        Massarenti: il nostro Manifesto Cultura dice che bisogna insegnare l'arte ai giovani ed indurli a una pratica artistica .
-        Massarenti: avvicinare i ragazzi all'arte, anche materialmente, nelle scuole, insegnando la musica, le discipline artistiche.
-        Massarenti a Passera: impegniamoci a creare un'agenda culturale e portarla al Consiglio Ministri.

sabato 10 novembre 2012

Roma medievale: il Giudizio Finale nell'Oratorio di S. Silvestro ai Ss. Quattro Coronati.





Considerato una vera e propria cappella palatina e terminato nel 1246, l’ambiente, ubicato nel rione Celio e dedicato a san Silvestro, presenta una pianta rettangolare con volte a botte. Gli affreschi che lo decorano, realizzati nei primi anni del XIII secolo, narrano alcuni episodi relativi alla vita di Costantino, della madre Elena e di san Silvestro, 33° vescovo di Roma e papa della Chiesa Cattolica dal 314 alla sua morte. Il pavimento è in stile cosmatesco, mentre la volta è decorata con motivi di stelle e croci: al suo centro sono poste cinque maioliche originali, a formare una croce greca. La base della volta è decorata con un fregio a foglie. 
Il ciclo di affreschi, composto da 11 scene o pannelli, desunto dagli Actus Silvestri e ispirato alla vita leggendaria dell’imperatore Costantino I, è così strutturato:
-          parete d'ingresso: Costantino colpito dalla lebbra; Pietro e Paolo appaiono in sogno a Costantino malato e lo esortano ad affidarsi a papa Silvestro; I messi imperiali si dirigono al monte Soratte per incontrare Silvestro.
-          parete sinistra: I messi di Costantino salgono sul monte Soratte; Silvestro rientra a Roma e mostra a Costantino le effigi di Pietro e Paolo; Costantino riceve da Silvestro il battesimo; Costantino, curato dalla lebbra, siede in trono di fronte a Silvestro; Silvestro a cavallo, in corteo, è accompagnato da Costantino.
-          parete destra: Silvestro risuscita il toro ucciso dal sacerdote ebreo; Elena, madre di Costantino, ritrova la vera Croce; Silvestro libera il popolo romano da un drago.
        
La lunetta in controfacciata ospita un abbreviato Giudizio Finale, che si sovrappone alle prime scene di Costantino.

Già Guglielmo Matthiae (MATTHIAE 1988, pp. 139-140), grande esperto di storia dell’arte medievale, aveva notato come il Cristo del Giudizio fosse qui rappresentato con la spalla nuda, secondo una formula iconografica ripresa anche in una tavola della Galleria comunale di Marittima. Il Salvatore, raffigurato con i simboli della Passione, è seduto su un trono curvo e privo di dossale. La Vergine e il Battista, rispettivamente alla destra e alla sinistra del Cristo, sono in piedi nel gesto della preghiera e dell’intercessione. Ai lati prendono posto i principi degli apostoli Paolo e Pietro, a capo di due file di ‘synthronoi’. Sempre Matthiae avrebbe riscontrato nelle teste del gruppo centrale un’impronta bizantineggiante, visibile “nella depressione alla radice del naso”, con “la medesima svirgolatura con rialzo dell’arcata sopraciliare dei mosaici di S. Paolo fuori le mura” (MATTHIAE 1988, p. 140). Inoltre, egli ha evidenziato come nella pittura il gusto per le architetture fantastiche e irreali cedi il posto ad annotazioni semirealistiche, che tentano una precisazione ambientale.
Dal punto di vista stilistico i dipinti murali della cappella sono stati messi in rapporto con quelli di Tivoli (MATTHIAE 1988, p. 140), con l’opera del Maestro Ornatista della cripta di Anagni e con i mosaici absidali di S. Pietro e di S. Paolo f.l.m. (PARLATO-ROMANO 2001, pp. 126-131). A giudizio di Matthiae, tuttavia, le affinità con il pittore del duomo di Anagni – considerato un «bizantineggiante più convinto» (MATTHIAE 1988, p. 142) – sarebbero soprattutto rilevabili nella ‘maniera’ dei due pittori e non in puntuali rispondenze formali. 
Secondo Zchomelidse la divisione in registri, gli angeli che suonano la tuba, il cielo srotolato, Cristo in trono con le stimmate, la Madonna Avvocata, il Battista e i synthronoi sarebbero piuttosto occorrenze iconografiche che avvicinano il Giudizio dei Ss. Quattro Coronati agli analoghi soggetti della tavola vaticana, di S. Maria del Vescovio e di S. Maria dell’Immacolata a Ceri (ZCHOMELIDSE 1996, p. 154).

mercoledì 7 novembre 2012

Avviati scavi presso il Castello medievale di Ereñozar


Il Consiglio Provinciale di Bizkaia e il Consiglio comunale di Ereño hanno firmato un accordo, del valore di € 66.325, per la ricerca archeologica e la conservazione del castello medievale di Ereñozar. L'accordo è stato annunciato oggi in una conferenza stampa. Tra gli edifici medievali più documentati in Bizkaia, il castello di Ereñozar, situato nel comune di Ereño, ha un "grande potenziale archeologico poiché conserva gli elementi relativi ai sistemi di difesa utilizzati durante il Medioevo ". Il sito è menzionato nella Cronaca di Alfonso XI, scritta nel XIV secolo, anche se l'origine del castello sembra essere più antica, come attestano gli archeologi, che hanno confermato l’uso dell'edificio già nel XII secolo.




Fonti principali:

domenica 4 novembre 2012

4 novembre 1966





Oggi ricordiamo l'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966, l'ultima di una serie di esondazioni del fiume Arno. E ricordiamo anche l'intervento di Rotondi, dopo Brandi direttore dell' Istituto Centrale per il Restauro (oggi Iscr) dal 1961 al 1973, che, affondando nella melma alta, si accanì a sottrarre alla rovina quel che sembrava già perduto. Un prodigio fu l'allestimento rapidissimo, meraviglia degli stranieri, del gigantesco impianto di climatizzazione nella limonaia di Boboli, dove furono messe ad asciugare tante povere fragili tavole lignee. Tavole che proprio a Rotondi devono la salvezza della loro integrità. Nell'emergenza, infatti, si era fatta strada l'ipotesi sconcertante di trasportarle tutte su tela, distruggendo i supporti originali medioevali e rinascimentali, che invece, con pazienza e perizia, non furono sacrificati alla fretta e all'approssimazione.

Testimonianze fotografiche e video:

sabato 3 novembre 2012

Florens 2012. Qualche riflessione



di Serena Di Giovanni

Stamattina in Palazzo Vecchio è stata inaugurata Florens 2012, la Biennale internazionale dei beni culturali e ambientali. Tanti gli incontri e gli argomenti sui quali meditare, come il rapporto tra il pubblico e il privato, la valorizzazione e l'economia della cultura. Sì, perché Florens 2012 fa soprattutto riflettere. Su Twitter ho avuto, a questo riguardo, un'interessante e proficua conversazione con una responsabile di 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore, a proposito dei privilegi fiscali concessi alle autorità politiche (e non solo) in materia di beni culturali, come gli ingressi omaggio ai musei, alle fondazioni, alle esposizioni d'arte, cinema e teatri. Ci troviamo d'accordo sull'idea che in un paese civile come dovrebbe essere quello italiano è impensabile che un politico di turno possa beneficiare indisturbato di tali agevolazioni, a discapito dei fondi pubblici destinati alla tutela e alla valorizzazione del nostro patrimonio. Su un punto però ci troviamo in disaccordo. Mi chiedo, estendendo a voi questo mio quesito, se sia davvero giusto che una mostra, per quanto valida, abbia un costo "fisso" per tutti, ivi compresi i disoccupati, che evidentemente non possono permettersi ingenti dispendi economici mensili e annuali. Non bisognerebbe invece tener conto, nelle riduzioni e negli aumenti, del reddito pro capite? in caso contrario, sarebbe giusto "tagliare fuori dalla cultura" una larga fetta del nostro paese, in chiara difficoltà economica, come prospettato dalla collega del 24 ore Cultura, che, alla mia domanda specifica, ha risposto: "non voglio essere cinica ma chi non arriva alla fine del mese ha altro in testa che visitare una mostra"? 

A voi l'ardua sentenza.

giovedì 1 novembre 2012

«Michelangelo, il cuore di pietra» su Sky Arte HD


Oggi alle ore 21 su Sky Arte HD, canale tematico interamente dedicato all’arte, visibile sui canali 130 e 400, è previsto il docufilm «Michelangelo, il cuore di pietra», un omaggio ai 500 anni della Volta Sistina, realizzato con l’Associazione Metamorfosi in collaborazione con Sky Arts Uk e Sky Deutschland. Nei panni del Buonarroti è l’ex «replicante» di «Blade Runner» Rutger Hauer; la voce è quella di Giancarlo Giannini. Il film è accompagnato da un documentario nel quale per la prima volta gli affreschi della Cappella Sistina saranno visibili in televisione in 3D.

Fonte: http://arte.sky.it/